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Edizione 2018

VIII edizione

18 – 21 ottobre 2018

Un leitmotiv solenne per l’ottava edizione della Rassegna, quello della memoria: un tema complesso e attuale, a caratterizzare tanto le opere in concorso quanto gli incontri, le mostre e tutti gli eventi collaterali in programma.

Memoria dell’Antico, ma anche memoria di chi l’Antico lo ha indagato e che, per ragioni storiche o sociali, è stato a lungo dimenticato. Memoria di luoghi, fatti e tradizioni: memoria come identità di una comunità. Ma anche negazione di memoria, laddove il patrimonio culturale venga violato, infranto, distrutto. E responsabili non sono solo coloro che alimentano i grandi conflitti mondiali, ma anche quanti semplicemente dimenticano, in un’epoca proiettata al domani, che fagocita e non assimila.

Seguendo questo filo rosso, abbiamo selezionato 24 documentari italiani e stranieri: ciascuno affronta, con grande personalità e altrettanto rigore scientifico, questa vasta tematica. Ancora una volta il cinema si rivela specchio del nostro tempo e mezzo privilegiato per leggere i temi, le speranze, le tensioni che animano la nostra società.
Le opere abbracciano epoche comprese tra la Preistoria e l’età contemporanea; narrano un caleidoscopio di storie ambientate in diverse parti del mondo, dalla Murgia al Veneto, dalla Polonia al Portogallo, dalla Turchia al Kurdistan, dall’Africa subsahariana alla Nuova Zelanda.

A far da corredo a questo ricco palinsesto filmico, la mostra fotografica di Lucio Rosa sulla Libia berbera e quella dedicata a Licodia Eubea durante la Grande Guerra, frutto di una stretta sinergia tra l’infaticabile sezione locale dell’Archeoclub d’Italia e gli abitanti del borgo ibleo. Ma anche conversazioni incentrate sul patrimonio culturale venduto, tradito o recuperato, con ospiti del calibro di Fabio Isman e Serena Raffiotta.

Ad appuntamenti ormai ricorrenti, come la sezione dedicata all’archeologia per i più giovani e la finestra sul documentario siciliano, si affiancano importanti novità. La prima consiste nel workshop dedicato alla comunicazione dell’Antico attraverso i nuovi media, tenuto da importanti esperti del settore. La seconda è l’istituzione di un nuovo riconoscimento, il premio “ArcheoVisiva”, attribuito da un’apposita giuria di qualità alla migliore opera cinematografica.

Ancora una volta, dunque, aggiungiamo tessere al mosaico, per incrementare la qualità dell’offerta culturale di questa manifestazione.

Lo facciamo perché continuiamo a credere nel progetto, il cui obiettivo non è solo svelare la bellezza del cinema archeologico, ma anche di fare sistema, coinvolgendo autori, produttori, festival, pubblico e istituzioni. E, un anno dopo, siamo felici di constatare che a crederci siamo sempre di più.

Premio ArcheoVisiva
SHEPHERDS IN THE CAVE
PASTORI NELLA GROTTA

Regia di Anthony Grieco
Prodotto da Anthony Grieco

Giuria di qualità:
Giovanna Bongiorno, Jay Cavallaro, Fabrizio Federici, Lada Laura e Luca Peyronel

Voto del pubblico
1° posto
LE MYTHE DU LABYRINTH
IL MITO DEL LABIRINTO

Regia di Mikael Lefrançois e Agnès Molia
Prodotto da Tournez S’il Vous Plaît – Arte
8,66

2° posto
BOBADELA ROMANA. SPLENDIDISSIMA CIVITAS

Regia di Rui Pedro Lamy
Prodotto da Arqueohoje Lda
8,57

3° posto
DI CU SEMU. REPORTAGE SU RITUALI E SOPRAVVIVENZE POPOLARI

Regia di Salvatore Russo e Giuppy Uccello
Prodotto da Associazione Aditus in rupe –
Museo Etnografico “Nunzio Bruno”
8,37

Premio Antonino Di Vita
FABIO ISMAN

Giornalista e scrittore

Giuria scientifica:

Il premio viene assegnato a chi spende la propria professione nella promozione della conoscenza del patrimonio storico-artistico e archeologico.

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